Quanto costa il notaio?
L’acquisto di una casa è certamente una delle operazioni economiche più importanti nella vita di una persona e il notaio per legge tutela acquirente e venditore. Ma quanto costa il notaio in Italia? Troppo? In ogni caso meno di quanto appaia nella parcella finale!
La scelta del notaio è assolutamente libera (non deve essere imposta dall’agenzia immobiliare o dalla banca alla quale si è richiesto un mutuo), e spetta all’acquirente, essendo quest’ultimo tenuto al pagamento dei compensi, salvo diversi accordi con il venditore.
Il cliente ha il diritto di chiedere e ottenere una stima di costo dal notaio con indicazione di tutte le informazioni necessarie a stimare la complessità della prestazione per giustificare il costo effettivo. L’importo di tale stima non è definitivo o vincolante in quanto la complessità del caso può essere verificato solo al termine del processo legale.
È molto difficile stabilire o stimare una parcella “tipo” nel caso di compravendita immobiliare, poiché subentrano diverse variabili oltre alle caratteristiche del notaio in sé che può essere più o meno costoso (in base alla concorrenza, al mercato immobiliare locale, alla città in cui si svolge la professione, alla fama, al numero della clientela).
In una situazione tipo in cui si ipotizza una transazione da singolo proprietario e singolo acquirente per un immobile del valore di circa 100 mila euro, la parcella oscillerà intorno ai 1600 €, allo stesso modo se l’immobile ha un valore di circa 500 mila euro, la parcella si aggirerà sui 3.700 €. Alla parcella deve aggiungersi l’IVA al 22%.
Se di fronte alla parcella finale si puo’ restare senza parole per l’elevato importo, non dimentichiamo che il notaio, in quanto pubblico ufficiale, raccoglie tutte le tasse per conto dello Stato.